Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10297 del 17 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10297PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (c.d. stalking) si configura quando la condotta dell'agente, attraverso una pluralità di azioni reiterate nel tempo, cagiona nella vittima un perdurante e grave stato di ansia e di paura, tale da alterare significativamente le sue abitudini di vita. La sussistenza del reato non richiede la premeditazione o la preordinazione della condotta, essendo sufficiente il dolo generico, ovvero la coscienza e volontà di porre in essere i comportamenti persecutori, indipendentemente dalla loro motivazione. Ai fini della configurabilità del reato, non rileva la natura civilistica del contenzioso pregresso tra le parti, che può costituire solo il movente della condotta, mentre è decisiva la verifica dell'idoneità oggettiva degli atti a determinare nella vittima un fondato timore per la propria incolumità e il concreto verificarsi di tale effetto, come comprovato dall'adozione di misure di autotutela. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi costitutivi del reato, il cui sindacato in sede di legittimità è limitato al riscontro della logicità e coerenza della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. VENEGONI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/07/2020 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SENATORE VINCENZO, che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata dell'8 luglio 2020, la Corte d'…

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