Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12378 del 29 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:12378PEN

Massima

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Il ripristino della custodia carceraria a seguito di evasione dalla detenzione domiciliare non richiede l'accertamento della stessa con sentenza, essendo sufficiente il mero accertamento dell'allontanamento dal domicilio, che configura il reato di evasione e autorizza l'arresto in flagranza, determinando il ripristino dello stato custodiale violato. In tali casi, il giudice non ha alcuno spazio di discrezionalità, essendo tenuto a disporre il ripristino della custodia carceraria, in quanto l'articolo 276, comma 1-ter, c.p.p. non richiede ulteriori accertamenti. La violazione delle prescrizioni concernenti il divieto di allontanamento dall'abitazione o altro luogo di privata dimora determina, pertanto, il venir meno della misura cautelare domiciliare e il contestuale ripristino della custodia carceraria, configurandosi in tal modo due autonomi titoli di detenzione. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della misura cautelare disposta e di sanzionare immediatamente la condotta evasiva del soggetto sottoposto a restrizione della libertà personale, al fine di scongiurare il pericolo di reiterazione del reato e di fuga. L'accertamento dell'evasione, pertanto, non richiede una pronuncia giurisdizionale, essendo sufficiente il mero riscontro dell'allontanamento dal domicilio, che legittima il ripristino della custodia carceraria, in quanto misura necessaria e proporzionata a tutelare le esigenze cautelari sottese all'originaria applicazione della detenzione domiciliare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Ro. Fr. (nato il (OMESSO));

avverso la ordinanza del Tribunale del riesame di Roma, del 29.10.2009;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Sentita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Roma che, su a…

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