Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 659 del 2023

ECLI:IT:TARTOS:2023:659SENT

Massima

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Il diniego di autorizzazione in deroga alla distanza minima di 30 metri dalla linea ferroviaria, prevista dall'art. 49 del D.P.R. 753/1980, è legittimo quando il progetto edilizio comporta un significativo aumento della volumetria e della superficie prospiciente la ferrovia, determinando un maggior rischio per la pubblica incolumità e la sicurezza ferroviaria, anche in assenza di una specifica motivazione sulla concessione della deroga, in quanto il vincolo ferroviario è di per sé ispirato a ragioni di tutela della sicurezza pubblica e della conservazione delle infrastrutture. L'omissione del preavviso di rigetto, previsto dall'art. 10-bis della legge n. 241/1990, non determina l'annullabilità del provvedimento finale negativo quando, come nel caso di specie, il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso a seguito della partecipazione del privato, in applicazione dell'art. 21-octies della medesima legge. Pertanto, il diniego di autorizzazione in deroga è legittimo e non determina alcun danno risarcibile per il privato, in quanto la valutazione discrezionale dell'amministrazione risulta sorretta da un'adeguata istruttoria e da ragioni di tutela della sicurezza pubblica e della conservazione delle infrastrutture ferroviarie.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/06/2023

N. 00659/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01600/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1600 del 2021, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in 50123, lungarno Vespucci n. 20;

contro

Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., in persona del l.r.p.t. rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via G. Capponi, n. 26;

e con l'intervento di

ad adiuvandum:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((om…

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