Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37483 del 11 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37483PEN

Massima

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Il reato di associazione mafiosa si configura non solo per la mera "appartenenza" al sodalizio criminale, ma anche per la "partecipazione" attiva alle sue dinamiche organizzative e operative, come dimostrato da elementi concreti quali il contributo fornito agli scopi dell'associazione, la gestione di affari criminali anche dal carcere, l'interessamento all'individuazione di soggetti da adibire alla commissione di reati e l'impartizione di disposizioni per la consegna di armi. Tali condotte, pur non integrando necessariamente la partecipazione a specifiche attività delittuose, sono comunque espressive di un coinvolgimento effettivo e consapevole nell'organizzazione e nel perseguimento degli obiettivi dell'associazione mafiosa, a prescindere dalla qualificazione formale di "affiliato" o "partecipante". Pertanto, la mera "appartenenza" al sodalizio, pur rilevante sotto il profilo della pericolosità sociale, non è sufficiente a configurare il reato di associazione mafiosa, essendo necessario accertare una partecipazione attiva e consapevole alle dinamiche operative dell'organizzazione criminale, anche attraverso condotte di supporto e agevolazione, ancorché non direttamente riconducibili alla commissione di specifici reati-fine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 379/2012 del 25/6/2013 della CORTE DI APPELLO DI CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRANCESCO IACOVIELLO che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte di Appello di Caltanissetta con sentenza del 25 giugno …

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