Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13055 del 7 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13055PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel rideterminare la pena inflitta con sentenza irrevocabile, è vincolato al giudicato formatosi in sede di cognizione e non può operare manipolazioni o alterazioni incidenti sulla pena, se non nei limitati casi in cui essa sia illegale o sia commisurata in dipendenza di elementi normativi dichiarati incostituzionali. La modifica degli elementi essenziali della pronuncia irrevocabile è consentita soltanto attraverso i rimedi impugnatori ordinari, non essendo ammissibile un intervento del giudice dell'esecuzione volto a sovrapporvi una diversa valutazione, in assenza di una specifica previsione di legge che lo autorizzi. Pertanto, il giudice dell'esecuzione non può sindacare l'esistenza della recidiva e gli effetti in concreto prodotti dalla sua considerazione in presenza di un accertamento positivo compiuto in sede di cognizione, salvo il caso in cui si tratti della forma più grave di recidiva dichiarata parzialmente incostituzionale. Analogamente, non può ridefinire la quantificazione della pena per i reati unificati per continuazione, se non entro i limiti di una mera interpretazione del giudicato volto a superare oggettive incertezze nella delimitazione temporale o in altri profili fattuali della condotta accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/07/2020 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. MARINELLI Felicetta, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 20 luglio 2020 la Corte di appello di Napoli, pronunciando quale giudice dell'esecuzione, in accoglimento della richiesta avanzata nell'interesse di (OMISSIS), rideterminava in anni venti…

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