Il vincolo di inedificabilità previsto dal piano regolatore generale non rientra tra i "vincoli preordinati all'espropriazione" di cui all'art. 38 della legge regionale della Campania n. 16 del 2004, per cui non è soggetto alla perdita di efficacia dopo cinque anni dalla sua approvazione in assenza di una dichiarazione di pubblica utilità. Tale interpretazione è conforme all'art. 117, comma 2, lett. l), della Costituzione, che riserva al legislatore statale la disciplina dello statuto della proprietà, sicché una norma regionale che introducesse limitazioni diverse e ulteriori rispetto a quelle previste dalla legislazione statale sarebbe a rischio di incostituzionalità. Pertanto, il vincolo conformativo di inedificabilità contenuto nel piano regolatore generale conserva efficacia anche oltre il quinquennio, salvo diversa previsione del legislatore statale, senza necessità di una specifica dichiarazione di pubblica utilità. Tale principio si applica a tutti i vincoli di inedificabilità previsti dagli strumenti urbanistici, indipendentemente dalla loro qualificazione giuridica, al fine di assicurare uniformità e coerenza nell'ordinamento giuridico in materia di proprietà privata e pianificazione territoriale.