La chiusura definitiva di un'attività di ristorazione può essere legittimamente disposta dall'autorità amministrativa competente qualora siano accertate reiterate e gravi violazioni della normativa igienico-sanitaria, in particolare degli obblighi di pulizia, manutenzione e conservazione degli alimenti previsti dal Regolamento CE n. 852/2004, tali da compromettere la salubrità dei prodotti alimentari e la tutela della salute pubblica. Tali violazioni, debitamente documentate e contestate al gestore, rendono proporzionata e non arbitraria la misura della chiusura, anche quando essa faccia seguito a precedenti provvedimenti sanzionatori rimasti inefficaci. L'accertamento di tali gravi carenze igienico-sanitarie, attestate in un verbale di ispezione avente valore di atto pubblico, legittima l'adozione del provvedimento di chiusura, senza che assuma rilievo la mera contestazione da parte del gestore circa le motivazioni addotte o l'intento persecutorio dell'amministrazione, ove non adeguatamente provati.