Consiglio di Stato sentenza n. 2022 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:2022SENT

Massima

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Il diritto al risarcimento del danno derivante dall'annullamento di provvedimenti amministrativi è soggetto al termine di prescrizione quinquennale, che decorre dal passaggio in giudicato della sentenza che ha caducato gli atti illegittimi. Pertanto, l'azione risarcitoria è preclusa qualora il danneggiato non abbia tempestivamente costituito in mora l'amministrazione entro il predetto termine. Inoltre, il danno risarcibile non può essere ricondotto a provvedimenti divenuti definitivi a seguito di giudicati che ne hanno respinto l'impugnazione, in quanto tali atti non possono più essere considerati illegittimi. Infine, in caso di azione di condanna, il ricorso deve essere notificato anche agli eventuali beneficiari dell'atto illegittimo, ai sensi dell'art. 41, comma 2, c.p.a., altrimenti il giudice provvede ai sensi dell'art. 49 c.p.a.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2024

N. 02022/2024REG.PROV.COLL.

N. 06158/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6158 del 2019, proposto dal
dottor ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, ((omissis)), n. 7 e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

l’Azienda U.L.S.S. n. 6 Euganea, già Azienda U.L.S.S. 17 della Regione Veneto, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, ((omissis)) II, n. 33con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, appellante incidentale;<…

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