Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42503 del 31 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42503PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna, non può sindacare la valutazione della prova effettuata dal giudice di merito, quando essa sia sorretta da motivazione congrua e logica. Tuttavia, qualora il ricorrente abbia specificamente dedotto la richiesta di conversione della pena detentiva in sanzione pecuniaria, il giudice di appello è tenuto a esaminare tale doglianza e a motivare il relativo rigetto. In presenza di una causa di estinzione del reato, come la prescrizione, il giudice di legittimità deve annullare senza rinvio la sentenza impugnata, in quanto l'inevitabile rinvio della causa al giudice di merito sarebbe incompatibile con l'obbligo di immediata declaratoria di proscioglimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 29-2-12 della Corte di Appello di Milano, sezione 5 penale;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dr. ((omissis));

Udite le conclusioni del Pubblico Ministero, Dott. ((omissis)), con le quali si chiede l'annullamento con rinvio limitatamente alla conversione della pena, con rigetto del ricorso nel resto.

FATTO E DIRITTO

1 .-. …

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