Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43658 del 9 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43658PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere può essere configurato anche in capo a una società commerciale, qualora emerga un modus operandi illecito costantemente seguito e condiviso dai suoi rappresentanti, finalizzato all'alterazione delle regole di partecipazione alle gare d'appalto pubbliche, attraverso la predisposizione di bandi ad hoc e l'accordo con le ditte concorrenti, al fine di assicurarsi indebitamente l'aggiudicazione delle commesse. In tali casi, la prova della stabilità dell'accordo illecito e della predisposizione di mezzi, anche rudimentali, è sufficiente per l'integrazione del reato associativo, senza che sia necessario un atto costitutivo formale della compagine, essendo sufficiente desumere la natura costante del modulo organizzativo illecito dalla frenetica attività di contatti e dalla durata temporale della società, anche se limitata, purché risulti utilizzata nel tempo come centro di imputazione della condotta economicamente rilevante. Pertanto, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione per delinquere, accertata sulla base di tali elementi, giustifica l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in assenza di ulteriori riscontri in ordine al reato di corruzione, rispetto al quale possano residuare spunti suscettibili di maggiori approfondimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ba. Ad. ;

avverso l'ordinanza emessa il 30/04/2010 del Tribunale di Perugia, sezione del riesame;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Anna Petruzzellis;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Riello Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Dean Giovanni, ch…

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