Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2393 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:2393SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di rimozione dell'occupazione abusiva di suolo pubblico e di chiusura temporanea dell'esercizio commerciale, ha affermato il seguente principio di diritto: L'occupazione di suolo pubblico senza il possesso della relativa concessione, accertata mediante verbale di accertamento della Polizia Locale, costituisce un'occupazione abusiva, indipendentemente dalla circostanza che l'area occupata risulti regolarmente autorizzata ad altro esercizio commerciale contiguo. Il verbale di accertamento, in quanto atto munito di fede privilegiata, può essere contestato solo mediante querela di falso. L'Ordinanza sindacale che dispone l'applicazione delle sanzioni previste dall'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009 (obbligo di ripristino dello stato dei luoghi e chiusura temporanea dell'esercizio) nei casi di occupazione di suolo pubblico totalmente abusiva effettuata per fini di commercio, rientra nell'esercizio del potere discrezionale attribuito al Sindaco dalla citata norma di legge, senza che il Dirigente che adotta il provvedimento sanzionatorio compia ulteriori valutazioni discrezionali. La sanzione della chiusura temporanea dell'esercizio commerciale, in aggiunta all'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi, costituisce una misura accessoria proporzionata ed adeguata alla gravità dell'infrazione, volta a tutelare il patrimonio pubblico e la qualità della convivenza sociale in un ambito territoriale di straordinaria rilevanza storico-culturale.

Sentenza completa

N. 15768/2014
REG.RIC.

N. 02393/2015 REG.PROV.COLL.

N. 15768/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 15768 del 2014, proposto dal signor Gabriele D'ARIANO, in proprio e quale titolare dell’omonima DITTA INDIVIDUALE D'ARIANO Gabriele, rappresentati e difesi dagli avv. Claudio Coppacchioli, Daniele Di Stasio, con domicilio eletto presso lo studio degli stessi in Roma, Via Giacinto Carini, 32 - Pal. A;

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina in Roma, Via Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento, previa sospensione dell’effic…

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