Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39852 del 2 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39852PEN

Massima

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Il dipendente di un ente pubblico economico che svolga attività di tipo bancario, come la raccolta del risparmio, non riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio, ma di soggetto privato. Pertanto, l'appropriazione indebita di somme di denaro commessa da tale dipendente nell'esercizio delle sue funzioni integra il reato di appropriazione indebita aggravata ai sensi dell'art. 646 c.p., e non quello di peculato. La prescrizione del reato di appropriazione indebita aggravata, intervenuta prima della definizione del giudizio di impugnazione, impedisce l'accertamento del fatto e non comporta alcun pregiudizio per le parti, essendo esse libere di promuovere l'eventuale azione civile nella sede propria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CITTERIO C. - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI L'AQUILA;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1775/2013 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 04/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA P. che ha concluso per l'annullamento con rinvio;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per l…

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