Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51122 del 29 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51122PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa dal reato possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di penale responsabilità dell'imputato, previa verifica, da parte del giudice, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, attraverso una motivazione più penetrante e rigorosa rispetto a quella cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone. Ciò in quanto le regole dettate dall'art. 192, comma 3, c.p.p. in tema di valutazione della prova testimoniale non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, la cui valutazione di credibilità rappresenta una questione di fatto rimessa al giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in presenza di manifeste omissioni o contraddizioni nella motivazione. Il giudice di merito, pertanto, è tenuto a verificare attentamente l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni della persona offesa, senza poter dedurre automaticamente la loro inattendibilità dalla mera assenza di riscontri esterni o dalla possibilità che il dichiarante sia portatore di interessi economici, dovendo invece valutare con particolare cura la spontaneità, la precisione e la coerenza del suo racconto, nonché l'eventuale sussistenza di elementi sintomatici di intenti calunniatori o ritorsivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI SALERNO;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 63/2009 GIUDICE DI PACE di EBOLI, del 27/11/2012;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;
Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dott. ((omissis)), ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.

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