Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 2734 del 2007

ECLI:IT:TARPIE:2007:2734SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego della concessione in sanatoria e l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive sono legittimi quando risultano adeguatamente motivati sulla base di una istruttoria che accerti la violazione di norme urbanistiche e ambientali, senza che la pubblica amministrazione sia tenuta a dimostrare un interesse pubblico attuale e concreto, atteso che l'abuso edilizio legittima ex lege l'adozione di provvedimenti sanzionatori, senza che possa configurarsi un affidamento tutelabile del privato. La pubblica amministrazione non è tenuta a motivare in modo analitico i provvedimenti sanzionatori, essendo sufficiente il richiamo alle risultanze istruttorie che abbiano accertato la violazione delle norme urbanistiche ed ambientali, senza che sia necessario dimostrare un interesse pubblico attuale e concreto, diversamente dai provvedimenti di autotutela. L'adozione di provvedimenti di diniego della concessione in sanatoria e di demolizione di opere edilizie abusive è legittima quando risulta adeguatamente motivata sulla base di una istruttoria che accerti la violazione di norme urbanistiche ed ambientali, senza che la pubblica amministrazione debba dimostrare un interesse pubblico attuale e concreto, atteso che l'abuso edilizio legittima ex lege l'adozione di provvedimenti sanzionatori, senza che possa configurarsi un affidamento tutelabile del privato. La pubblica amministrazione non è tenuta a motivare in modo analitico i provvedimenti sanzionatori, essendo sufficiente il richiamo alle risultanze istruttorie che abbiano accertato la violazione delle norme urbanistiche ed ambientali, senza che sia necessario dimostrare un interesse pubblico attuale e concreto, diversamente dai provvedimenti di autotutela. Inoltre, l'adozione di tali provvedimenti non è preclusa dalla tardività della comunicazione, atteso che l'abuso edilizio legittima ex lege l'esercizio del potere sanzionatorio, senza che possa configurarsi un affidamento tutelabile del privato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 306 del 1995, proposto da:
Sa. Di. Mi., Ma. Co. Ch., Ba. Ma., rappresentati e difesi dall'avv. Al. Cr., con domicilio eletto presso Al. Cr. in To., corso Pr. Eu., (...);
contro
Il Comune Ve. Re., rappresentato e difeso dall'avv. Cl. Pi. Fe., con domicilio eletto presso Cl. Pi. Fe. in To., via Gr., (...);
la ((omissis))., rappresentato e difeso dagli avv. Ma. Ni., Eu. Sa., con domicilio eletto presso Eu. Sa. in To., piazza Ca., (...);
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- del provvedimento n. 19532 del 3.X.1994, ma notificato solo in data 5.1.1995, con il quale il Comune di Ve. Re., a seguito del parere negativo della ((omissis)). reso con Delibera G. R. n. 9-29466 del 20.1.1989 (non nota ai ricorrenti), ha opposto d…

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