Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7409 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7409PEN

Massima

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Il comportamento violento e minaccioso di un coniuge nei confronti dell'altro, anche in presenza di figli minori, integra i reati di lesioni personali aggravate e minaccia grave, a prescindere da eventuali reciproche ingiurie, in quanto le espressioni utilizzate, oggettivamente intimidatorie e comprendenti esplicite minacce di morte, sono idonee a cagionare un fondato timore nella vittima. La condanna per tali reati è confermata anche in assenza di contraddizioni marginali nel racconto della persona offesa, laddove questo trovi adeguato riscontro nelle dichiarazioni di testimoni oculari, negli accertamenti delle forze dell'ordine e nella documentazione medica. L'aggravante della presenza di un minore è integrata dalla complessiva ricostruzione del fatto di lesioni, senza che sia necessaria una specifica motivazione in tal senso. L'impossibilità di escutere nuovamente in dibattimento un testimone, le cui precedenti dichiarazioni sono state acquisite ai sensi dell'art. 512 c.p.p. per sopravvenuta incapacità, non determina l'inammissibilità della prova, in assenza di elementi che facciano presumere un mutamento radicale del suo precedente narrato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2022 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. GIORDANO LUIGI che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 20 giugno 2022, la Corte di appello …

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