Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9130 del 8 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9130PEN

Massima

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La confisca dei beni del condannato per uno dei reati indicati nel Decreto Legge n. 306 del 1992, art. 12-sexies, è legittima quando sia provata l'esistenza di una sproporzione tra il valore economico dei beni di cui il condannato ha la disponibilità e il reddito dichiarato o i proventi della sua attività economica, e non risulti una giustificazione credibile circa la provenienza di tali beni. Tale confisca non richiede l'accertamento di un nesso di derivazione diretta tra i beni e il reato per cui è intervenuta la condanna, né tra i beni e l'attività criminosa del condannato, essendo sufficiente la mera sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale del soggetto, in assenza di una credibile giustificazione della loro provenienza lecita. La confisca, pertanto, può riguardare anche beni acquisiti in epoca anteriore o successiva al reato per cui si procede, purché il loro valore risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta dal condannato. L'accertamento della provenienza illecita dei beni, in presenza degli altri presupposti, ne consente la confisca, senza che sia sufficiente l'allegazione di evasione fiscale, anche condonata, a vanificare tale misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CH. RO. N. IL (OMESSO);

2) FL. ID. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 11173/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 26/01/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHINDEMI Domenico;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

Udito il difensore Avv. Verapalumbo Antonio …

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