Il terzo proprietario di un bene sottoposto a sequestro probatorio deve conferire una procura speciale al proprio difensore, nelle forme previste dall'articolo 100 c.p.p., per proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che ha respinto il riesame del sequestro. Il difetto di tale procura speciale comporta l'inammissibilità del ricorso, non essendo sufficiente la sola nomina a sostituto processuale del difensore né trovando applicazione la disposizione di cui all'articolo 182 c.p.c., comma 2, per la regolarizzazione del difetto di rappresentanza. L'inammissibilità del ricorso per cassazione determina la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 2.000 alla Cassa delle Ammende, in assenza di ragioni per l'esonero. Il decreto di convalida del sequestro probatorio deve essere adeguatamente motivato in ordine alle esigenze probatorie che giustificano il mantenimento del vincolo reale, non essendo sufficiente una mera formula stereotipata, e tale motivazione non può essere integrata successivamente in sede di riesame.