Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 35352 del 18 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:35352CIV

Massima

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Il legittimo esercizio del diritto di critica, anche politica, a mezzo stampa, è condizionato alla verità, anche putativa, dei fatti riferiti, all'interesse pubblico alla loro conoscenza e alla correttezza formale dell'esposizione, senza che sia sufficiente la mera verosimiglianza, dovendo il giornalista verificare l'attendibilità della fonte e l'aggiornamento della notizia fornita, in modo da non sacrificare indebitamente la presunzione di non colpevolezza. Il danno non patrimoniale, inteso come danno-conseguenza, non sussiste in re ipsa, dovendo essere allegato e provato da chi ne domanda il risarcimento, anche mediante presunzioni, sulla base di elementi indiziari diversi dal fatto in sé, quali la diffusione dello scritto, la rilevanza dell'offesa e la posizione sociale della vittima, spettando al giudice di merito il potere discrezionale di liquidarlo in via equitativa, insindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 12 della legge n. 47 del 1948 presuppone la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi del delitto di diffamazione, accertati anche nell'ambito del giudizio civile.

Sentenza completa


LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
PRIMA SEZIONE CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati Oggetto
DIFFAMAZIONE A
MEZZO STAMPA
.
Dott. Francesco Antonio Genovese Presidente
Dott.ssa Marina Meloni Consigliere
Dott.ssa Laura Tricomi Consigliere
Dott. Rosario Caiazzo Consigliere
Ud. 14/12/2023 CC
Cron.
R.G.N. 5693/2022
Dott. Eduardo Campese Consigliere - rel.
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
sul ricorso n. 5693/2022 r.g. proposto da:
GEDI GRUPPO EDITORIALE S.P.A. (Già Gruppo Editoriale L’Espresso s.p.a.), in
persona del procuratore speciale dott. Fabrizio Di Rosario, MAURO EZIO, quale
direttore responsabile del quotidiano “La Repubblica” all’epoca dei fatti, BOLZONI
ATTILIO, D’AMICO MARINA CECILIA, D’AVANZO ANTONIO e D’AVANZO
CHIARAMARIA (gli ultimi tre quali eredi di Giuseppe D’Avanzo), tutti rappresentati
e difesi, in forza di procure speciali allegate in calce al ri…

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