Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51488 del 10 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51488PEN

Massima

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Il dolo diretto, anche nella forma alternativa, è compatibile con il tentativo di omicidio quando l'agente prevede e vuole, con scelta sostanzialmente equipollente, la morte o il grave ferimento della vittima, come nel caso di esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco di notevole potenzialità offensiva diretti verso la persona offesa. La mancata individuazione dell'arma utilizzata non esclude la sussistenza di esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione del reato, quando la condotta violenta è stata posta in essere in stato di obnubilamento, rendendo inidonea la misura degli arresti domiciliari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. STEFANO APRILE;
sentite le conclusioni del PG Dott. PRATOLA GIANLUIGI, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di VIBO VALENTIA, in difesa di (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento i…

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