Il rispetto della distanza minima di 12 metri dei passi carrai dalle intersezioni stradali, stabilita dall'articolo 46, comma 2, lettera a) del D.P.R. n. 495/1992 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada), costituisce un requisito inderogabile, funzionale a garantire la sicurezza della circolazione stradale. Tale distanza minima deve essere rispettata indipendentemente dalla presenza o meno di opere di accesso dalla proprietà privata alla pubblica via, nonché dall'essere una delle strade componenti l'intersezione a fondo cieco, in quanto le medesime esigenze di sicurezza e incolumità permangono. Un regolamento comunale non può introdurre norme in contrasto con le previsioni del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada, neppure consentendo l'apertura di passi carrai a distanza inferiore ai 12 metri dalle intersezioni viarie. Eventuali autorizzazioni comunali concesse in violazione del predetto requisito non legittimano il rilascio di analoghe autorizzazioni, poiché la legittimità dell'operato dell'Amministrazione non può essere inficiata dall'eventuale illegittimità compiuta in altre situazioni.