Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28639 del 22 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:28639PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il tentativo di sequestro di persona a scopo di estorsione si configura quando, a fronte di una iniziale pretesa di adempimento di un credito effettuata con minaccia o violenza nei confronti del debitore, seguano ulteriori violenze e minacce di terzi estranei verso soggetti diversi dal debitore, trasformando così la pretesa arbitraria in una richiesta estorsiva, sia per le modalità e la diversità dei soggetti autori delle violenze, sia per l'estraneità dei soggetti minacciati alla pretesa azionata. Ai fini della configurabilità del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, è irrilevante che lo scopo perseguito, ancorché comunemente tipico, non sia identico per tutti i concorrenti, essendo sufficiente che almeno uno degli altri concorrenti, non necessariamente l'esecutore materiale, agisca con l'intenzione di conseguire un ingiusto profitto e che di tale finalità gli altri partecipi siano consapevoli. Il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione si distingue da quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona non in base all'intensità della violenza o della minaccia, bensì in ragione del fine perseguito dall'autore, che nel primo caso è volto al conseguimento di un profitto ingiusto, mentre nell'altro alla realizzazione, con modi arbitrari, di una pretesa giuridicamente azionabile. Pertanto, anche l'esistenza di un debito, riconducibile ad un soggetto obbligato diverso da quello sul quale è ricaduta l'azione antigiuridica, non esclude la configurabilità del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, in quanto la pretesa di adempimento del credito effettuata con minaccia o violenza nei confronti di un terzo estraneo alla pretesa azionata integra comunque gli estremi del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di GENOVA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
lette le conclusioni del PG KATE TASSONE, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata, depositata il 22 marzo 2021, il Tribunale di Genova ha rigettato l'appello proposto avverso il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari che aveva respinto …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.