Consiglio di Stato sentenza n. 4821 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:4821SENT

Massima

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Il piano regolatore generale, quale strumento di pianificazione urbanistica generale, esprime scelte discrezionali dell'amministrazione comunale che attengono non solo all'organizzazione edilizia del territorio, ma anche al più ampio quadro dello sviluppo socio-economico della città. Tali scelte, pur potendo comportare una modifica delle precedenti destinazioni urbanistiche, non sono condizionate dalla pregressa indicazione di destinazioni più favorevoli, salvo il caso in cui queste ultime avessero già assunto una prima concretizzazione in uno strumento urbanistico esecutivo approvato o adottato, così da aver ingenerato un'aspettativa qualificata alla loro conservazione. In assenza di tale presupposto, la nuova destinazione urbanistica impressa dal piano regolatore generale o dalla sua variante non richiede una specifica motivazione, essendo sufficiente il riferimento alle linee generali del disegno urbanistico complessivo, come l'esigenza di contenere il consumo di suolo o di preservare spazi verdi essenziali per la vivibilità della città. Parimenti, la riduzione dell'indice di fabbricabilità fondiaria rispetto al precedente piano regolatore rientra nell'ampia discrezionalità dell'amministrazione comunale in materia di pianificazione urbanistica, senza che il proprietario possa vantare una generica aspettativa alla conservazione della precedente disciplina edificatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2019

N. 04821/2019REG.PROV.COLL.

N. 05853/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5853 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), e presso lo studio di questi elettivamente domiciliato in Roma, alla via Sistina n. 48, per mandato in calce all’appello, con indicazione di domicilio digitale [email protected] e telefax 06/32652774;

contro

Comune di Terni, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), e elettivamente domiciliato in Roma, alla piazza Capo di Ferro n. 13, presso la Segreteria del Consiglio di Stato, per mandato a margine dell’atto di costituzione in giudizio in sostituzione del precedente difenso…

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