Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14020 del 25 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:14020PEN

Massima

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Il reato previsto dalla Legge n. 575 del 1965, art. 3-bis, comma 4, di inosservanza dell'obbligo di versamento della cauzione imposta al soggetto sottoposto a misura di prevenzione della sorveglianza speciale, è di natura contravvenzionale e pertanto integra quantomeno la colpa del reo nel rendersi inosservante di tale obbligo, anche qualora egli sia stato precedentemente detenuto e non sia stato espressamente intimato al pagamento. L'impossibilità economica di adempiere a tale obbligo è deducibile nel giudizio penale, ma grava sull'imputato l'onere di allegare e dimostrare concretamente il proprio stato di indigenza, non potendo egli difendersi con la mera affermazione del proprio stato di povertà. La semplice allegazione di difficoltà economiche, senza prova dell'assoluta mancanza di disponibilità di mezzi, non è sufficiente ad escludere la responsabilità penale per il reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 14/07/2011 dal Tribunale di Reggio Calabria;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 14/07/2011…

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