Cassazione penale Sez. V sentenza n. 414 del 8 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:414PEN

Massima

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Il reato di ingiuria è integrato da qualsiasi espressione o comportamento idoneo a ledere l'onorabilità della persona offesa o il sentimento del proprio valore che ogni individuo nutre per sé, senza che sia necessario che si verifichi concretamente uno stato di intimidazione nella vittima. L'esimente dello "stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui" di cui all'art. 599 c.p., comma 2 richiede la sussistenza di un fatto ingiusto commesso dalla persona offesa, che non può essere ravvisato nella mera esecuzione della volontà di un terzo. La valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa costituita parte civile, pur dovendo essere più penetrante e rigorosa rispetto a quella generica cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone, rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non sia affetta da manifeste contraddizioni. In tema di reato di minaccia, il male prospettato deve mantenersi in un rapporto di proporzionalità con il danno che deriverebbe dal reato, non potendo mai essere considerato tale il danno che non rappresenta il mezzo necessario per evitare la lesione di un interesse materiale o morale posto in pericolo dalla persona offesa. Ai fini dell'applicazione della pena per il reato di minaccia, deve trovare applicazione la disposizione più favorevole al reo ai sensi dell'art. 2 c.p., comma 4.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 8/2013 TRIBUNALE di LECCE, del 09/07/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DI NARDO Marilia che ha concluso per l'annullamento con rinvio, limitatamente al trattamento sanzionatorio applicato al (OMISSIS) per il reato di cui al…

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