Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9773 del 28 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:9773PEN

Massima

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Il rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale, qualificato come reato ai sensi degli articoli 4 e 17 del T.U.L.P.S. e dell'articolo 294 del Regio Decreto n. 635 del 1940, si estingue per prescrizione quando il termine previsto dalla legge è maturato prima della pronuncia della sentenza di condanna, anche in assenza di eccezioni sollevate nel giudizio di merito, in applicazione del consolidato orientamento giurisprudenziale che ammette il ricorso per cassazione avverso l'omessa declaratoria della prescrizione. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per essere decorso il termine di prescrizione, annullando senza rinvio la sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 14857/2012 TRIBUNALE di MILANO, del 17/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LA POSTA LUCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALLI M., che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

1. In data 17.4.2013 il Tribunale …

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