Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 34861 del 27 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34861PEN

Massima

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Il ricorso straordinario per errore di fatto ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo quando l'errore percettivo, con carattere di decisività, sia stato causato da una svista o da un equivoco nella lettura degli atti del giudizio di legittimità, e non quando si tratti di un mero errore di valutazione del materiale probatorio, che mirerebbe ad introdurre un ulteriore grado di giudizio su un accertamento giudiziale ormai divenuto irrevocabile. Pertanto, il ricorso straordinario proposto al di fuori dell'ipotesi prevista dall'art. 625-bis c.p.p., comma 1, deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente alle spese e alla sanzione pecuniaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. PR. FO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 9003/2007 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 01/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NICOLA MILO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. MONTAGNA Alfredo che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Letto il ricorso straordinario ex articolo 6256 c.p.p., comma 5 proposto, tramite il proprio difensore munito di procura speciale, da …

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