Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4662 del 4 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4662PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali nei confronti di soggetti indiziati di appartenenza ad associazione di tipo mafioso deve essere connotato dal requisito dell'attualità, il quale impone al giudice di accertare, oltre al pregresso coinvolgimento del proposto nelle attività del sodalizio criminale, la tendenza del gruppo a mantenere intatta la sua capacità operativa nonostante i mutamenti della sua composizione, nonché l'eventuale manifestazione, da parte del proposto, di comportamenti denotanti l'abbandono delle logiche criminali in precedenza condivise. Tali elementi, che devono essere specificamente valutati e motivati dal giudice, non possono essere desunti in via automatica dalla mera appartenenza storica del soggetto all'associazione mafiosa, dovendosi invece procedere ad un'analisi concreta e puntuale delle condizioni di fatto che possano giustificare il perdurare della pericolosità sociale, anche in considerazione del decorso del tempo e di eventuali mutamenti intervenuti nella vita del proposto. Analogamente, ai fini della confisca di prevenzione, il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di una effettiva sproporzione tra il valore dei beni da sottoporre a confisca e le entrate economiche lecite del proposto e dei suoi familiari, senza poter prescindere dalla valutazione di eventuali allegazioni difensive circa la provenienza di tali beni da fonti lecite, quali liberalità o proventi da evasione fiscale al netto dell'imposta dovuta, ove adeguatamente dimostrate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 13/05/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DI PISA FABIO;
lette le conclusioni del PG cha ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Palermo, con decreto del 13 Maggio 2019, ha confermato il provvedimento del Tribunale di Palermo del 26 Febbraio 2015 con cui era stata disposta la applicazione …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.