Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9403 del 6 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9403PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., non si configura in relazione alla mera acquisizione dello status di affiliato, bensì richiede la dimostrazione di un effettivo e stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa dell'associazione, idoneo a manifestare la sua "messa a disposizione" in favore del sodalizio per il perseguimento dei comuni fini criminosi. A tal fine, la prova della partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali gravi, precisi e concordanti, tra i quali possono rientrare i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", purché idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Pertanto, la mera pregressa affiliazione, pur costituendo un grave indizio, non è di per sé sufficiente a fondare il giudizio di gravità indiziaria, essendo necessaria l'ulteriore individuazione di elementi di fatto sintomatici dell'effettiva "messa a disposizione" dell'imputato, avuto riguardo al ruolo e al tipo di contributo concretamente prestato in favore del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. VIGNA Maria Sabin - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16 giugno 2022 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e i ricorsi;
udita la relazione del Consigliere Dott.ssa TRIPICCIONE Debora;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. PEDICINI Ettore, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udite le richieste dei difensori, avv. CIANFERONI …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.