Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 28555 del 8 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:28555PEN

Massima

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Il reato di falso nella dichiarazione per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato si configura con la presentazione o l'omissione di dati falsi o incompleti nella dichiarazione sostitutiva di certificazione o in altra dichiarazione prevista per l'accesso al beneficio, a prescindere dall'effettiva sussistenza delle condizioni reddituali per l'ammissione. Il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice è l'attività del giudice preposto alla verifica del diritto al patrocinio, indipendentemente dall'incidenza della falsità sulla concessione o meno del beneficio. Tuttavia, per la configurabilità del dolo generico richiesto dal reato, non è sufficiente la mera constatazione della falsità oggettiva, essendo necessario un accertamento rigoroso della consapevolezza e volontà dell'agente di porre in essere la condotta fraudolenta, senza che possa ritenersi integrato il reato in caso di errore inescusabile sulla nozione di reddito rilevante ai fini dell'ammissione al patrocinio. Inoltre, l'inidoneità della falsa dichiarazione a determinare effetti favorevoli al dichiarante può rappresentare un indice di una condotta colposa, estranea al dolo, salva la dimostrazione di un dolo eventuale, che richiede la rigorosa prova che l'agente si sia confrontato con la specifica categoria di evento verificatasi e vi abbia aderito psicologicamente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA Rocco - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia - Consigliere

Dott. DOVERE Salvator - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 242/2012 CORTE APPELLO di MESSINA, del 27 febbraio 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14 aprile 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOVERE SALVATORE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO Francesco M., che ha concluso per annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di Appello di Messina ha…

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