Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1781 del 15 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:1781PEN

Massima

Massima ufficiale
La previsione di cui all'art. 600 cod. pen., nella formulazione precedente la riforma operata dalla legge n. 228 del 2003, contemplava un reato a condotte alternative (riduzione in schiavitù o in condizione analoga alla schiavitù), integrato dalla consumazione anche di una sola di esse, e pur non definendo in modo dettagliato le condotte vietate soddisfaceva l'esigenza di tassatività della legge penale, in virtù del rinvio dell'elemento normativo "condizione analoga alla schiavitù" alla situazione di fatto indicata nella convenzione di Ginevra del 25 settembre 1926, resa esecutiva con r.d. n. 1723 del 1928, che definisce lo stato di schiavitù quello di "un individuo sul quale si esercitano gli attributi del diritto di proprietà o di uno di essi".Ne deriva che è riconducibile all'area previsionale dell'art. 600 cod. pen. previgente la condotta di colui che eserciti i poteri tipici del diritto di proprietà su minori, provenienti da altri Paesi, assicurandone l'ingresso in Italia con false generalità, contro il pagamento di un prezzo e, quindi, trattandoli alla stregua di merci da collocare sul mercato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS), e da (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata in data 17.4.2013 dalla corte di appello di L'Aquila;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

FATTO E DIRITTO

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