Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39858 del 2 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39858PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'articolo 416-bis c.p., richiede la prova di un rapporto di stabile ed organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prenda parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. A tal fine, non è sufficiente la mera frequentazione di soggetti affiliati al sodalizio criminale per motivi di parentela, amicizia o rapporti d'affari, ovvero la presenza di occasionali o sporadici contatti, essendo necessari elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo. Analogamente, l'aggravante di cui all'articolo 7 della Legge n. 203 del 1991 richiede la prova di un consapevole e volontario contributo causalmente rilevante, da parte del soggetto, al perseguimento dei fini dell'associazione mafiosa, non potendosi ritenere sufficiente il mero inserimento oggettivo delle vicende in un contesto di illecita gestione degli appalti. Pertanto, la valutazione della sussistenza di tali elementi deve essere effettuata dal giudice con un'adeguata e puntuale motivazione, che dia conto delle ragioni dell'effettivo inserimento dell'indagato nella struttura organizzata, nonché della consapevole e finalizzata partecipazione ai programmi criminosi del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. DE AMICIS G. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 435/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 05/02/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;
sentite le conclusioni del PG Dott. Pietro Gaeta, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
Uditi i difensori Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS), che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 5 febbraio 2015 il Tribunale del riesame di N…

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