Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48306 del 17 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:48306PEN

Massima

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Il gesto offensivo, anche non verbale, che lede il decoro e l'onore della persona offesa, integra il reato di ingiuria, a prescindere dalla sussistenza di un'esplicita volontà di offendere, essendo sufficiente la mera consapevolezza dell'idoneità del comportamento a pregiudicare i beni giuridici tutelati dall'art. 594 c.p. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle risultanze probatorie, il cui sindacato è precluso al giudice di legittimità, salvo il riscontro di eventuali vizi logici o manifesta illogicità della motivazione. La determinazione e liquidazione dell'ammontare delle spese processuali a carico del soccombente rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

OT. Ca. , nato il (OMESSO);

avverso la Sentenza del Tribunale di Ancona (Sez. Fabriano) del 9.2.2009;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dott. SANDRELLI ((omissis));

sentite le requisitorie del Procuratore Generale (nella persona del Cons. Dott. BAGLIONE Tindari) che ha chiesto rigettarsi il ricorso;

per la Parte Civile e' presente l'Avv. ((omissis)) del foro di Camerino che deposita nomina a firma ((omissis)) e …

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