Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8979 del 28 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8979PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere legittimamente disposto sulla base di gravi indizi di colpevolezza, anche se desunti da intercettazioni telefoniche, purché adeguatamente motivati e valutati dal giudice nel loro complesso, tenuto conto dell'evoluzione del procedimento penale, come l'eventuale sopravvenuta sentenza di condanna in primo grado, che rafforza il quadro indiziario e giustifica il mantenimento della misura cautelare, in quanto espressione di una cognizione piena del merito da parte del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità salvo vizi logici o giuridici. Il giudice di legittimità, infatti, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, limitandosi a verificare la correttezza della motivazione e l'assenza di errori di diritto, senza poter sindacare il merito delle valutazioni compiute dal giudice di merito, che restano insindacabili allo stato degli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. GI. BA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 20/06/2007 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. che ha chiesto il rigetto del ricorso.

La Corte:

OSSERVA

Avverso i provvedimenti iscritti rispettivamente sub n. 984/2007 e sub n. 983/2007 R.G. con i quali il Tribunale del riesame di Palermo ha rige…

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