Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19859 del 11 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19859PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, pur fondandosi su indizi e non su prove, è legittimo quando il giudice di merito abbia adeguatamente motivato in ordine alla gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, in coerenza con i canoni della logica e i principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Pertanto, il giudice di legittimità, nel vagliare il vizio di motivazione denunciato con ricorso per cassazione, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto a tali parametri, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. In particolare, la valutazione della gravità degli indizi di colpevolezza può fondarsi anche su dichiarazioni di collaboratori di giustizia, purché il giudice ne abbia adeguatamente vagliato l'attendibilità soggettiva, e su altri elementi indiziari, come la presenza del nominativo dell'indagato in una lista di soggetti ritenuti affiliati ad un'associazione criminale, a condizione che tale elemento sia confortato da ulteriori riscontri. Inoltre, il giudice può ritenere configurabile il reato di ricettazione aggravata dall'agevolazione mafiosa, in relazione alla percezione di somme di denaro di provenienza associativa e delittuosa, anche quando escluda la responsabilità per il reato associativo, in ragione del ruolo svolto dal soggetto nell'ambito dell'organizzazione criminale e della funzionalità del sistema di elargizioni al rafforzamento della stessa. Infine, la persistenza delle esigenze cautelari può essere motivata in relazione alla posizione dell'indagato, anche se detenuto da lungo periodo, qualora il giudice ritenga che tale condizione non abbia inciso sulla pericolosità sociale del medesimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 21/10/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' MARCELLO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza 21/10/08 il Tribunale di Napoli rigettava la richiesta di riesame proposta nell'interesse di Mo. Lu. avverso l'ordinanza di …

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