Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32531 del 1 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32531PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, nonché nell'apprezzamento complessivo degli elementi probatori, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale valutazione se non in presenza di vizi logici o giuridici manifesti. Il giudizio di cassazione, infatti, non costituisce un terzo grado di giudizio volto alla ricostruzione dei fatti, ma rappresenta uno strumento di controllo della corretta applicazione della legge sostanziale e processuale. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata o adottare nuovi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, essendo preclusa tale possibilità. Inoltre, la concessione o meno delle circostanze attenuanti generiche, così come la valutazione dell'adeguatezza dell'offerta risarcitoria, rientrano nell'esclusiva discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere censurato in sede di legittimità se non in presenza di vizi logici o giuridici manifesti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - est. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TA. Ca. , nato a (OMESSO);

Avverso la sentenza emessa in data 16 Aprile 2009 dalla Corte di Appello di Salerno, che ha confermato la condanna inflitta dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Salerno in data 19 Settembre 2007, e, concesse le circostanze attenuanti generiche, ha ridotto a quattro anni e otto mesi di reclusione la pena inflitta per i reati previsti dagli articoli 609-bis, 572, 582 e 585 c.p., con conferma delle statuizioni c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.