Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22574 del 23 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22574PEN

Massima

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Il pericolo concreto ed attuale di recidiva, desumibile dai numerosi precedenti penali dell'imputato e dalla sua qualificazione di delinquente abituale, giustifica il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto la permeabilità con l'esterno insita negli arresti domiciliari, anche con il presidio del braccialetto elettronico, consentirebbe all'imputato di riprendere i contatti con il crimine, vista la sua incapacità di rispettare le regole. La sussistenza delle esigenze cautelari, rispetto a condotte esecutive risalenti nel tempo, deve essere desunta da specifici elementi di fatto idonei a dimostrarne l'attualità, anche in assenza dei requisiti strutturali e delle peculiari connotazioni del vincolo associativo previste per il reato di cui all'articolo 416-bis c.p. Pertanto, il giudice può ritenere adeguata e proporzionata la sola misura cautelare della custodia in carcere, in considerazione dello stile di vita assunto dall'imputato già molto prima del suo ingresso nel sodalizio criminale, senza che assumano rilievo le diverse valutazioni espresse nei confronti di un coimputato, fondate su specifici comportamenti di quest'ultimo, né la compatibilità del regime carcerario con la malattia dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/02/2019 del TRIB. LIBERTA' di ANCONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PICARDI FRANCESCA;
Il Proc. Gen. Dr. FODARONI MARIA GIUSEPPINA conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), a mezzo del suo difensore di fiducia, ha proposto tempestivamente ricorso per cassazione avverso l'ordinanza con cui il Tribunale di Ancona…

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