Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13323 del 31 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13323PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la persistenza della pericolosità sociale e dell'infermità mentale dell'imputato ai fini dell'applicazione di una misura di sicurezza provvisoria, deve tenere adeguatamente conto dell'evoluzione del disturbo psichico, della disponibilità dell'imputato a sottoporsi volontariamente alle necessarie terapie e del suo buon comportamento, risultanti dalle relazioni redatte dai competenti organi dell'Amministrazione Penitenziaria. L'omessa ponderazione di tali elementi, che possono incidere sulla valutazione della pericolosità sociale, determina l'annullamento dell'ordinanza con rinvio per un nuovo e più approfondito esame. La misura di sicurezza provvisoria rimane efficace anche in pendenza del giudizio di appello avverso la sentenza di condanna, senza applicazione di alcuna misura di sicurezza definitiva, essendo rimessa al giudice di secondo grado l'adozione dei provvedimenti necessari. Ai fini dell'applicazione provvisoria di una misura di sicurezza, l'interrogatorio dell'imputato ai sensi dell'art. 313 c.p.p. è necessario solo nel caso in cui a tale adempimento non si sia provveduto in precedenza, trattandosi di un atto preordinato a garantire le stesse funzioni svolte con riguardo all'intero sistema delle misure cautelari, e non alla verifica della pericolosità sociale, che deve invece precedere l'adozione della misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ce. To. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 3-1-11 del Tribunale di Salerno;

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. Vincenzo Rotundo;

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sost. Proc. Gen., Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1.-. Ce. To. ricor…

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