L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è illegittima qualora l'amministrazione non si sia previamente pronunciata sulla domanda di sanatoria presentata dall'interessato prima dell'adozione del provvedimento sanzionatorio. L'amministrazione è vincolata a verificare la fondatezza dell'istanza di condono prima di procedere all'adozione dei conseguenti provvedimenti di demolizione, essendo illegittima l'ordinanza di demolizione emessa senza che vi sia stata una pronuncia sull'istanza di sanatoria. Inoltre, il termine concesso all'interessato per provvedere autonomamente alla demolizione deve essere congruo e non manifestamente incongruo, come nel caso di soli tre giorni dalla notifica del provvedimento. L'accertamento dell'illegittimità di una situazione di fatto non legittima l'amministrazione a procedere immediatamente alla demolizione, dovendo prima verificare la fondatezza dell'istanza di condono presentata dal privato. Solo in caso di rigetto della domanda di sanatoria, l'amministrazione potrà legittimamente adottare l'ordinanza di demolizione. Il principio di diritto affermato mira a garantire il corretto bilanciamento tra l'interesse pubblico alla repressione degli abusi edilizi e il diritto del privato di veder esaminata la propria istanza di condono prima dell'adozione di provvedimenti sanzionatori.