Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6260 del 12 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:6260PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il porto di un'arma da parte dell'agente che commette il reato di furto, senza farne uso, non esclude l'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 3 c.p., in quanto l'arma costituisce comunque uno strumento oggettivamente idoneo ad offendere la persona offesa, determinando una situazione di maggiore temibilità e pericolo, a maggior ragione quando la vittima si trovi sul luogo del reato durante la sua consumazione. Inoltre, il riconoscimento dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, di cui all'art. 62, n. 4 c.p., presuppone necessariamente un pregiudizio di valore economico pressochè irrilevante, da valutarsi non solo in relazione al valore della cosa sottratta, ma anche al valore complessivo del danno arrecato alla persona offesa. Pertanto, la sottrazione di una somma apprezzabile di denaro, pari a 190 euro, a una persona di modesta condizione economica, non integra i presupposti per il riconoscimento di tale attenuante. Tuttavia, il giudice di merito, nel caso di reato continuato, può concedere le attenuanti generiche solo per alcuni dei reati unificati, a condizione che tale scelta sia adeguatamente motivata, in ragione di elementi comuni alla complessiva condotta processuale e situazione personale dell'imputato, che non rendano ragione del diverso trattamento sanzionatorio. Infine, in materia di reato continuato, delle circostanze inerenti alle violazioni meno gravi deve tenersi conto solo agli effetti di determinare l'aumento di pena da apportare alla pena base stabilita per il reato più grave, per il quale soltanto assumono rilevanza i termini concreti in cui è stato effettuato il bilanciamento ex art. 69 c.p. tra le circostanze aggravanti e attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 317/2012 CORTE APPELLO di LECCE, del 13/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito, per la parte civile, l'avv. (OMISSIS) che chiede la conferma della sente…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.