Il provvedimento con cui il Comune ordina la rimozione di opere realizzate su una strada vicinale è legittimo solo se l'Amministrazione prova rigorosamente l'esistenza di un diritto di uso pubblico sulla strada, attraverso la dimostrazione di tre requisiti: a) il passaggio esercitato da una collettività di persone qualificate dall'appartenenza ad un gruppo territoriale; b) la concreta idoneità della strada a soddisfare, anche per il collegamento con la via pubblica, esigenze di generale interesse; c) un titolo valido a sorreggere l'affermazione del diritto di uso pubblico, che può identificarsi nella protrazione dell'uso stesso da tempo immemorabile. In assenza di tale prova, il Comune non può esercitare i poteri di tutela possessoria e di ripristino del transito pubblico, essendo il provvedimento carente di adeguata motivazione e istruttoria. Inoltre, l'ordine di rimozione deve essere specificamente motivato anche in relazione alla rilevanza edilizia e paesaggistica delle opere realizzate, non essendo sufficiente il mero richiamo alle relative disposizioni normative.