Il principio "tempus regit actum" trova applicazione, in difetto di disposizioni di carattere transitorio, ogni qualvolta lo spostamento della competenza da un giudice all`altro sia previsto da una norma processuale o segua come effetto mediato alla modificazione della pena edittale comminata per un determinato reato, sempre che, tuttavia, la competenza non si sia gia` radicata in capo a uno dei due, prevalendo, in tal caso, un altro principio, quello della "perpetuatio iurisdictionis", che affonda le sue radici nel principio costituzionale del giudice naturale precostituito per legge.  (Fattispecie relativa alla modificazione "in melius" del trattamento sanzionatorio previsto per il reato di cui all`art. 371-bis cod. pen., intervenuta ad incardinamento del processo gia` avvenuto dinanzi al Tribunale competente, per cui la S.C. ha ritenuto la persistente competenza del Tribunale medesimo, fatta salva, in punto di sanzione, l`applicazione della disposizione piu` favorevole).