Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: L'operatore professionale di un determinato settore può invocare l'ignoranza della legge penale come causa di esclusione della colpa solo se dimostra di aver fatto tutto il possibile per richiedere i necessari chiarimenti alle autorità competenti e di essersi informato in proprio, ricorrendo a esperti giuridici, adempiendo così al dovere di informazione necessario. La mera deduzione generica di atti amministrativi che avrebbero elencato il bene come rientrante in una determinata categoria non è sufficiente a giustificare l'errore sull'applicabilità della normativa penale, soprattutto quando il bene in questione presenta caratteristiche tali da renderlo difficilmente riconducibile a quella categoria. Inoltre, la doglianza di travisamento della prova relativa alle dichiarazioni testimoniali è inammissibile in assenza della trascrizione integrale o dell'allegazione delle stesse. Infine, la mancata concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, non richiesto dall'imputato in sede di conclusioni, non può essere censurata in sede di legittimità.