Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16106 del 27 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:16106PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando il creditore, pur non partecipando direttamente all'azione delittuosa, si rivolge consapevolmente a soggetti affiliati ad un'associazione criminale organizzata per riscuotere il proprio credito, rappresentando loro l'insolvenza del debitore e accettando che l'esazione avvenga con modalità violente e intimidatorie, tipiche del metodo mafioso. Ciò in quanto il creditore, pur non essendo l'esecutore materiale dell'estorsione, ne condivide la finalità illecita e se ne avvale, sfruttando il potere di intimidazione e di assoggettamento proprio dell'associazione mafiosa, a prescindere dalla precisa conoscenza dei singoli atti intimidatori posti in essere. Pertanto, il mero fatto di rivolgersi a soggetti affiliati ad un'organizzazione criminale per riscuotere un proprio credito, consapevoli del loro modus operandi violento e intimidatorio, è sufficiente a configurare il concorso morale nel reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, a prescindere dalla corrispondenza tra l'entità del credito vantato e l'ammontare della somma estorta, nonché dalla conoscenza specifica dei singoli atti minacciosi posti in essere. Ciò in quanto l'elemento soggettivo del concorso morale si realizza con la consapevolezza e volontà di avvalersi del potere di intimidazione e di assoggettamento proprio dell'associazione mafiosa per la riscossione del proprio credito, accettando le modalità delittuose che ne conseguono.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANAESE Ersilia - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' Benedetto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/11/2019 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FILIPPI Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale di Napoli, sezione per il riesame, ha confermato l&#…

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