Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33903 del 14 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:33903PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando l'agente, con condotte reiterate, cagiona nella vittima un perdurante e grave stato di ansia e di paura, anche sfruttando la sua condizione di disabilità, senza che sia necessaria la sussistenza di minacce esplicite o del requisito dell'abitualità. Il giudice di merito, nel valutare la concessione della sospensione condizionale della pena, può limitarsi a indicare gli elementi ritenuti prevalenti in senso ostativo, senza l'obbligo di esaminare tutti quelli richiamati dall'art. 133 c.p., basando la prognosi sui precedenti penali dell'imputato e sulla sua condotta successiva al reato. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con un congruo riferimento agli elementi ritenuti decisivi o rilevanti, senza necessità di un'analitica valutazione di tutti i fattori indicati nell'art. 62-bis c.p. Inoltre, l'esclusione della particolare tenuità del fatto può essere fondata sulla gravità dei fatti, sulla riprovevolezza della condotta dell'imputato e sull'entità del danno cagionato alla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia R.A. - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/01/2021 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale, ((omissis)), che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata il 29 gennaio 2021 dalla Corte di appello di Torino, che ha confermato …

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