Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1073 del 2018

ECLI:IT:TARTOS:2018:1073SENT

Massima

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Il rapporto tra una pubblica amministrazione, quale un'azienda sanitaria locale, e un privato gestore di un servizio di bar all'interno di una struttura ospedaliera pubblica, deve essere qualificato come concessione amministrativa e non come contratto di locazione, indipendentemente dalla denominazione formale attribuita dalle parti al loro accordo. La concessione amministrativa di un servizio pubblico all'interno di un bene demaniale o patrimoniale indisponibile non è suscettibile di rinnovo tacito alla scadenza, essendo necessario il ricorso a una nuova procedura di evidenza pubblica per l'affidamento del servizio. L'amministrazione concedente, pertanto, può legittimamente intimare il concessionario uscente il rilascio del bene al termine della concessione, senza che ciò comporti violazione del principio di tutela dell'affidamento o degli altri principi di buona amministrazione, atteso l'interesse pubblico al rientro nella disponibilità del bene per l'avvio di una nuova procedura di gara. Le eventuali carenze formali o procedimentali nell'adozione degli atti di cessazione della concessione non determinano l'annullamento degli stessi, ai sensi dell'art. 21-octies della legge n. 241 del 1990, qualora l'esito procedimentale non sarebbe potuto essere diverso. Le controversie relative a canoni, indennità ed altri corrispettivi inerenti a concessioni di beni pubblici o di servizi pubblici rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, mentre il giudice amministrativo è competente a conoscere delle questioni relative alla legittimità degli atti di cessazione della concessione.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/07/2018

N. 01073/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00854/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 854 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da Caffè Serristori s.n.c. di Orsoli e ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Firenze, via Ricasoli 32;

contro

Azienda Usl Toscana Centro, in persona del legale rappresentante p.t. rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via Masaccio, n. 183;

per l'annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

del provvedimento emesso da Direttore Generale f.f. Az…

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