Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 456 del 2012

ECLI:IT:TARPE:2012:456SENT

Massima

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Il giudice amministrativo può esercitare una cognizione incidentale sulla questione della proprietà di un'area, senza poter fare stato sulla medesima con la propria decisione, al solo fine di pronunciarsi sulla legittimità dell'esercizio del potere amministrativo che forma oggetto specifico del ricorso. Pertanto, il ricorrente che contesti l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi emanato dall'amministrazione sulla base della presunta proprietà dell'area, ha l'onere di provare tale circostanza, non essendo sufficiente il mero riferimento a precedenti pronunce penali che non hanno accertato in modo definitivo la titolarità del diritto, né la mera allegazione di atti di acquisto che non forniscono adeguata prova della proprietà dell'intera area occupata. In assenza di una prova certa della proprietà, il giudice amministrativo deve respingere il ricorso, non potendo sindacare la legittimità del provvedimento impugnato sulla base di una mera presunzione di proprietà.

Sentenza completa

N. 00125/2012
REG.RIC.

N. 00456/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00125/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 125 del 2012, proposto da:
-OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avv. Donatella Capitani, con domicilio eletto presso Massimo De Liberis in Pescara, via Milano, 11;

contro

Comune di Chieti, rappresentato e difeso dagli avv.ti Patrizia Tracanna e Marco Morgione, con domicilio eletto presso la Segreteria di questo Tribunale, in Pescara, via Lo Feudo, 1;

per l'annullamento

dell’ordinanza 9 gennaio 2012, -OMISSIS-, con la quale il Dirigente del VI Settore del Comune di Chieti ha ingiunto alla ricorrente di procedere alla rimozione di alcune o…

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