Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33382 del 18 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33382PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 6-bis della L. n. 401 del 1989 è un reato di pericolo concreto, per la cui realizzazione non è necessario l'effettivo verificarsi di un danno o di ulteriori conseguenze, essendo sufficiente la messa in pericolo delle persone attraverso il lancio o l'utilizzo di oggetti idonei a creare un concreto pericolo, come razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l'emissione di fumo o di gas visibile, ovvero bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinanti, oggetti contundenti o comunque atti ad offendere. L'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. non può essere dichiarata in presenza di una sentenza di condanna che abbia ritenuto pienamente giustificati, specificamente motivando, la determinazione della pena in misura superiore al minimo edittale ed il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, configurandosi, in tal caso, l'esclusione di ogni possibile valutazione successiva in termini di particolare tenuità del fatto. Il giudice di legittimità non può procedere ad una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata né all'adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, essendo preclusa la rivalutazione del fatto in sede di giudizio di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matt - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/10/2017 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANGELO MATTEO SOCCI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SPINACI SANTE, che ha concluso per: "Rigetto del ricorso".
Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), sost. proc., che ha concluso per: "Accoglimento del ricorso".
RITENUTO IN FATTO

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