Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 20739 del 29 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20739PEN

Massima

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Il giudice, nel pronunciare una sentenza, è tenuto a verificare con particolare attenzione la correttezza formale degli atti processuali, al fine di evitare errori materiali che possano inficiare la validità del provvedimento. Qualora venga riscontrato un mero errore materiale, come l'erronea indicazione del difensore di una delle parti, il giudice deve provvedere alla sua correzione, ai sensi dell'art. 130 c.p.p., eliminando dal testo della sentenza ogni riferimento erroneo e ristabilendo la corretta rappresentazione delle parti processuali e dei loro rispettivi difensori. Tale attività di correzione non incide sul merito della decisione, ma mira esclusivamente a ripristinare l'esattezza formale degli atti, garantendo il rispetto del principio di correttezza e trasparenza del procedimento giudiziario. La sentenza, una volta rettificata, deve pertanto essere integralmente riformulata, eliminando ogni riferimento all'errore materiale originariamente commesso, al fine di assicurare la piena conformità del provvedimento giurisdizionale alle prescrizioni normative e ai canoni di un giusto processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

vista la richiesta dell'Ufficio di correzione dell'errore materiale nel procedimento a carico di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 17076/2011 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 11/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del Sost. Proc. Gen. Dr. ((omissis)), che ha chiesto correzione.

RILEVATO IN FATTO E IN DIRITTO

a) che nella sentenza di questa Sezione n. 2405, …

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