Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 1681 del 18 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1681PEN

Massima

Il giudice, nell'ambito di un procedimento penale, può correggere errori materiali contenuti nel dispositivo della sentenza, al fine di garantire la correttezza e la completezza della pronuncia giurisdizionale. Tale potere di correzione, previsto dalla legge, si esercita senza incidere sul contenuto sostanziale della decisione, ma solo per rettificare meri errori di carattere formale o di trascrizione, assicurando così l'esatta rappresentazione della volontà giurisdizionale. La correzione, pertanto, non determina una modifica del provvedimento, ma si limita a eliminare imprecisioni o inesattezze meramente materiali, senza alterare il giudicato. Ciò al fine di garantire la piena corrispondenza tra il dispositivo e la reale volontà del giudice, in ossequio ai principi di chiarezza, completezza e correttezza della motivazione giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. MACRI' Ubaldo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/04/2021 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il dispositivo risultante dal ruolo di udienza del 29 aprile 2021, ricorso n. 33082/2020 (ricorrente (OMISSIS)) e il dispositivo della sentenza n. 34385/2021, contengono un errore materiale, che non ne inficia il contenuto, nel senso che in luogo delle parole "che liquida in compl…

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