Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34516 del 16 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34516PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'attualità della pericolosità sociale qualificata di un soggetto sottoposto a misura di prevenzione, deve verificare attentamente la sussistenza di specifici elementi sintomatici, quali: a) il livello di coinvolgimento pregresso del proposto nell'attività del gruppo criminoso di riferimento; b) la capacità operativa mantenuta dal gruppo; c) l'eventuale manifestazione, durante il periodo di detenzione, di comportamenti denotanti l'abbandono delle logiche criminali; d) l'evoluzione della personalità del proposto nel corso dell'espiazione della pena. La mera sottoposizione del proposto a misura cautelare personale, detentiva o non detentiva, non consente di ritenere superata o attenuata la presunzione di attualità della pericolosità sociale, essendo necessario un puntuale accertamento della persistenza di tale requisito. Il periodo di detenzione subito dal proposto non determina automaticamente l'eliminazione del rischio sociale legato alla sua pericolosità qualificata, dovendo il giudice motivare adeguatamente, sulla base di specifici elementi di fatto, circa l'eventuale venir meno dell'attualità della pericolosità. Nell'ambito del procedimento di prevenzione, il ricorso per cassazione è ammissibile solo per denunciare vizi di violazione di legge, tra cui rientra la motivazione inesistente o meramente apparente del provvedimento, che si configura quando il decreto omette del tutto di confrontarsi con un elemento potenzialmente decisivo prospettato da una parte, che, singolarmente considerato, sarebbe tale da poter determinare un esito opposto del giudizio. Non è consentito, invece, una diversa valutazione degli elementi posti a fondamento della decisione impugnata, al fine di proporre una ricostruzione alternativa della piattaforma fattuale utilizzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusepp - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 04/06/2020 della CORTE APPELLO di MESSINA
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Messina ha rigettato l'appello proposto da (OMISSIS) contro il decreto del Tribunale di Messina, Sezione Misure di Prevenzione, con cui e'…

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